È nata la portineria di quartiere nel Villaggio Dora di Collegno, uno spazio adatto per lo sviluppo della progettualità di partecipazione e di integrazione sociale, gestita dalle cooperative San Donato, Atypica, Orso, Educazione e Progetto e Stranaidea.
La portineria di quartiere è inserita all’interno del progetto Collegno Si.Cura, promosso dalla Città di Collegno, che ha permesso una serie di interventi urbanistici e strutturali nella città. All’interno del progetto si è quindi sviluppata un’appendice progettuale legata all’empowerment di comunità, dove, tra le varie azioni rivolte alla città connesse all’amministrazione condivisa dei beni comuni, è nata l’idea di inserire una portineria sociale di quartiere all’interno del Villaggio Dora, uno dei quartieri di Collegno che ha vissuto le maggiori sfide e difficoltà.
La Portineria ha il ruolo di creare una rete tra le persone che condividono il quartiere in cui risiedono, ma che spesso non si conoscono tra di loro, superando la diffidenza e rallentando i ritmi di una vita frenetica. I problemi dei singoli diventano così problemi di tutti e la portineria diventa luogo d’incontro, di scambio e di opportunità, offrendo servizi alla cittadinanza, dai più giovani fino agli over 65: dal doposcuola alle commissioni in compagnia, dal ritiro di posta per chi è a casa fino al confronto e dialogo continuo, proponendo idee e progetti per la comunità. La portineria si trova in viale Partigiani 44 ed è aperta dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 17.
“Al momento stiamo avendo un bel riscontro – ha dichiarato Stefano Lingua, coordinatore del progetto della Cooperativa San Donato, - soprattutto dopo il taglio del nastro di giovedì 10 settembre, dove era presente la cittadinanza e il presidente dell’Atc Piemonte Emilio Bolla, il quale ha confermato la natura innovativa, ma anche di missione, della portineria di quartiere.
Credo che la portineria sia un’occasione per proporre ai cittadini del quartiere Villaggio Dora, ma più in generale ai cittadini di Collegno, un’occasione per prendersi cura di un bene comune. Oggi è un alloggio in viale Partigiani 44, ma domani potrà essere un orto o la cura di attività all’interno di questa portineria. La visione è proprio quella dettata dall’amministrazione condivisa dei beni comuni, anche in portineria”