CEG POINT: da un’antica cascina, lo spazio multifunzionale dedicato alle esigenze della comunità nella quale è inserito, a Novara.
E’ quanto sta realizzando la cooperativa Comunità Educativa Giovanile, storica realtà della cooperazione sociale piemontese.
Housing sociale, centro diurno per i ragazzi, ludoteca, sala polivalente a disposizione di famiglie e associazioni, orto sociale, giardino sensoriale. Solo per iniziare.
Come finanziare un progetto così importante?
“Con un finanziamento regionale, con l’investimento diretto della cooperativa, il contributo dei suoi soci e la generosità di quanti, privati ed aziende, vogliono sostenere questo sogno che diventa realtà
– ci spiega il presidente Piergiorgio Airoldi.
Ma le sedie cosa c’entrano?
“L’idea l’abbiamo avuta da una consuetudine che c’è alla premiazione dei Nobel. Chi riceve il Nobel, va all’elegantissimo bar della struttura e firma una sedia. Noi siamo forse un po’ meno eleganti, ma chi contribuisce con 50 euro è invitato a venirci a trovare, a vedere cosa stiamo realizzando e a firmare la sedia che grazie alla sua donazione è stata acquistata. Se però il donatore è distante da Novara, possiamo anche firmarla per procura. A parte gli scherzi, è un modo per coinvolgere le persone nel progetto CEG POINT, per far toccare con mano quanto ogni donazione sia importante.”
Mille attività al CEG POINT, ma qual è lo scopo di fondo?
“Due principi cardine: la commistione dei servizi rivolti alle persone e la sussidiarietà circolare. In altre parole, il CEG POINT è aperto a tutti, non solo alle persone in difficoltà. Incentiviamo la partecipazione, il coinvolgimento, la conoscenza reciproca e lo scambio di esperienze. E poi, in una fase in cui i finanziamenti pubblici per il sociale si assottigliano, mettere in piedi un sistema in cui i servizi li paga (poco) chi può. Il margine viene usato per permettere di partecipare anche a chi non potrebbe. Oggi bisogna lavorare per l’integrazione”.
Per saperne di più: www.comunitaeducativagiovanile.it