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Strategia WecaRe e cooperazione

Strategia WecaRe e cooperazione

Il vice presidente vicario Mario Sacco illustra le opportunità di un recente protocollo d'intesa.

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Tags: Mario Sacco; cooperazione sociale; privato sociale

Giovedì 15 febbraio l’Associazione delle Fondazioni di Origine Bancaria del Piemonte ha sottoscritto un protocollo d’intesa con la Regione nell’ambito della strategia WeCaRe – Welfare Cantiere Regionale (nella foto i rappresentanti degli enti coinvolti).
Ne abbiamo parlato con Mario Sacco, che ha partecipato ai lavori in qualità di presidente della Fondazione della Cassa di Risparmio di Asti, e che, come noto, è vice presidente vicario di Confcooperative Piemonte e presidente di Confcooperative Asti – Alessandria.
“La strategia regionale WeCaRe - ci spiega Mario Sacco - vuole agire per lo sviluppo locale attraverso azioni di innovazione sociale, per questo saranno messi a disposizione dei territori 20 milioni del Fondo Sociale Europeo (FSE) e dal Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (FESR)”.
“Il protocollo riveste una grande importanza anzitutto per le modalità che pone in essere - afferma Mario Sacco - mette infatti a sistema le risorse UE, che vanno ad integrarsi con quanto già fanno le Fondazioni di Origine Bancaria (ad esempio nel 2017 hanno stanziato circa 100 milioni di euro) e con le riconosciute competenze del privato sociale, in particolare della cooperazione sociale. Diversi attori saranno così chiamati ad operare insieme per obiettivi di welfare comuni e condivisi, principalmente attraverso azioni di innovazione sociale. E’ a tutti gli effetti un’iniziativa di sistema importante che fa riferimento al cosiddetto “secondo welfare”, in cui la cooperazione potrà collaborare attivamente con l’ente pubblico e con le fondazioni, per ottimizzare risultati diversamente non raggiungibili. Un percorso di democrazia e di partecipazione di cui le cooperative sociali potranno essere uno dei principali attori”.
La strategia si compone di quattro misure. Le proposte per la prima misura, che prevede la sperimentazione di azioni innovative di welfare territoriale e si rivolge particolarmente agli enti gestori di servizi socio assistenziali, in collaborazione con il privato sociale, sono attualmente in fase di valutazione. Per sostenere i territori nella progettazione e nell’implementazione delle attività è stata predisposta un’apposita azione di accompagnamento. La seconda misura consisterà nel sostegno a progetti di innovazione sociale per il Terzo Settore. Successivamente saranno aperte le candidature per le misure 3 e 4, che riguardano il rafforzamento di attività imprenditoriali che producono effetti socialmente desiderabili e la promozione del welfare aziendale.


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