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Confcooperative Federsolidarietà Piemonte al Tavolo di lavoro sul carcere al CNEL

Confcooperative Federsolidarietà Piemonte al Tavolo di lavoro sul carcere al CNEL
Le cooperative sociali sono un ponte tra il carcere e la comunità: riducono la recidiva e offrono nuove prospettive di crescita

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Confcooperative Federsolidarietà Piemonte ha preso parte all’incontro che si è tenuto mercoledì 13 novembre presso il CNEL (Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro): un tavolo di lavoro promosso da Confcooperative Federsolidarietà e dedicato all'inclusione lavorativa dei detenuti e alla riduzione della recidiva. A rappresentare la Federazione piemontese era presente il consigliere regionale Davide Gioda, dirigente della Cooperativa Sociale La Strada di Asti, attiva da anni in iniziative di inserimento lavorativo presso la Casa di Reclusione di Asti.

Durante l'incontro è stato siglato un importante Protocollo d'intesa tra il Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria (DAP) e Confcooperative Federsolidarietà, con l'obiettivo di sviluppare nuove opportunità lavorative per i detenuti nelle carceri italiane. Un accordo che rappresenta un ulteriore passo avanti nel riconoscere il valore del lavoro come strumento fondamentale per il reinserimento sociale e il ruolo delle cooperative nella riabilitazione dei detenuti. Attualmente, infatti, un terzo dei detenuti impiegati nel privato è assunto da cooperative sociali associate a Confcooperative Federsolidarietà, e oltre 1.500 detenuti ed ex detenuti partecipano a percorsi di formazione, tirocini e borse lavoro.

L'inserimento lavorativo è una leva efficace per ridurre la recidiva: dati nazionali mostrano che meno del 10% dei detenuti coinvolti in percorsi di formazione e lavoro torna a delinquere, un risultato decisamente migliore rispetto a chi non beneficia di simili opportunità. A livello nazionale, sono già circa 3.000 gli ex detenuti che, grazie all'inserimento in una cooperativa sociale, continuano a lavorare anche dopo aver scontato la loro pena.

All’incontro erano presenti anche il Presidente di Confcooperative, Maurizio Gardini, e il Presidente di Confcooperative Federsolidarietà, Stefano Granata.

Davide Gioda ha commentato: “Questo tavolo di lavoro è fondamentale anche per il nostro territorio. In Piemonte ci sono molte cooperative impegnate quotidianamente per offrire un percorso di riscatto ai detenuti. Queste realtà rappresentano un vero e proprio ponte tra il carcere e la società, offrendo nuove possibilità e competenze a persone in difficoltà. Vogliamo continuare a costruire percorsi lavorativi che possano garantire una reale inclusione sociale, contribuendo alla sicurezza e al benessere delle nostre comunità”.

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