La Fondazione Podere Pignatelli, riconosciuta per il suo ruolo di eccellenza nella ricerca e sperimentazione agricola, ha offerto ad agricoltori, tecnici e professionisti del settore dei seminativi un’importante occasione di aggiornamento e confronto durante la giornata dimostrativa del 13 settembre. Nel corso dell’evento, che si è tenuto presso la sede a Villafranca Piemonte, le visite guidate ai campi sperimentali hanno rappresentato il cuore della giornata, con dimostrazioni pratiche di 72 ibridi di mais e 30 varietà di soia, nonché delle tecniche di coltivazione avanzate per affrontare le attuali sfide agronomiche.
Il futuro dell'agricoltura sostenibile è stato il concetto chiave che ha guidato le discussioni tra i numerosi partecipanti: lo scopo della giornata è stato proprio quello di fornire agli operatori del settore gli strumenti necessari per affrontare le sfide sempre più complesse poste dal cambiamento climatico e dalle esigenze di sostenibilità. L'iniziativa, organizzata in collaborazione con il Consorzio CAPAC, aderente a Confcooperative Fedagripesca Piemonte, e l'Università di Torino (DISAFA), ha puntato a favorire lo scambio di esperienze e a mostrare concretamente i risultati delle sperimentazioni.
L’edizione 2024 ha confermato il crescente interesse verso l’evento annuale, divenuto un punto di riferimento per il settore agricolo non solo regionale, ma ormai anche a livello nazionale.
Filippo Bertello, Presidente di Vigonese s.a.c., aderente a Confcooperative Fedagripesca Piemonte, e Consigliere della Fondazione Podere Pignatelli, ha sottolineato l’importanza strategica della ricerca e della sperimentazione per il futuro dell’agricoltura: "Il Podere Pignatelli è uno strumento essenziale non solo per l'agricoltura regionale, ma anche per quella a livello nazionale. Oggi l'agricoltura si trova di fronte a una sfida cruciale: produrre cibo per una popolazione mondiale in continua crescita, mentre le superfici coltivabili si riducono. Per far fronte a questa sfida, abbiamo bisogno di tre elementi chiave: meccanizzazione di precisione, chimica e genetica. Queste ultime sono indispensabili, ma per utilizzarle in modo efficace e sostenibile è fondamentale conoscerle a fondo. E qui entra in gioco la Fondazione, che svolge un ruolo di monitoraggio e valutazione costante sull’evoluzione di questi strumenti, filtrando e selezionando le soluzioni più adatte per garantire un’agricoltura efficiente e sostenibile".
Paolo Colombatto, tecnico agronomo della Fondazione, ha espresso soddisfazione per la riuscita dell’evento e l’interesse dei partecipanti: "Siamo molto soddisfatti dell’interesse suscitato dalla giornata al Podere Pignatelli. Di anno in anno il numero di visitatori è crescente. Quest’anno abbiamo ospitato 340 tra tecnici e agricoltori e ciò che ci ha colpito maggiormente è stato l'interesse concreto verso le nostre prove sperimentali. Podere Pignatelli crede fortemente nell'importanza dei confronti varietali per offrire agli agricoltori e ai tecnici la grande opportunità di valutare le diverse soluzioni direttamente dal confronto sul campo. Con più di 70 ibridi di mais e oltre 30 varietà di soia, abbiamo fornito una panoramica ampia e dettagliata per scegliere le soluzioni genetiche migliori per le annate future".