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Certificazione per la parità di genere per Joinfruit

Certificazione per la parità di genere per Joinfruit

Un risultato importante a livello piemontese e nazionale, e un esempio virtuoso per tutte le imprese cooperative e non solo.

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Tags: Fedagripesca,   parità di genere,   joinfruit

Un risultato importante, che è esempio per le imprese cooperative e non solo: Joinfruit, Organizzazione di Produttori Orticoli aderente a Confcooperative Fedagripesca Piemonte, ha concluso e superato l’audit della certificazione della UNI/PdR 125:2022 per la parità di genere tra uomo e donna nell’ambito lavorativo. Con 12 dipendenti di cui 8 donne, 6 soci/socie di primo livello e quasi 200 produttori associati, Joinfruit è tra le prime imprese agricole italiane a raggiungere questo risultato e la prima Organizzazione di Produttori Ortofrutticoli a essere certificata da CSQA per la Parità di Genere.


La consegna è avvenuta  a Saluzzo il 1 ottobre 2024 da parte di Maria Chiara Ferrarese, Direttrice Generale CSQA, l’organismo di certificazione con il quale Joinfruit ha intrapreso il percorso di certificazione e attestazione volontarie che si è concluso positivamente con il rilascio della certificazione per la Parità di Genere – Uni PdR 125.

Un traguardo che è anche tappa di un percorso articolato e strutturato, che proseguirà nel futuro prossimo. “Siamo partiti da un assunto comune” racconta il Direttore, Bruno Sacchi: “la sostenibilità non è solo ambientale (E), ma deve includere anche le persone al centro dei principi sociale (S) e governance (G). Per questo motivo, l’OP ha deciso di impegnarsi in un percorso sulla parità di genere, inserendo l’ottenimento di questa certificazione nel proprio Piano Operativo 2024".


Da sempre Joinfruit coltiva uno sguardo per l’inclusività, con progetti che spaziano dalle carceri alle cooperative sociali impegnate nel sostegno a persone con disabilità. Non solo: alcuni anni fa il consorzio ha acquisito il modello 231, segno di correttezza e trasparenza anche verso l’esterno.

Joinfruit ha un obiettivo preciso, quello di chiudere il bilancio il 30 giugno 2025 con, annessa, una relazione d’impatto. Si tratta di un obiettivo ambizioso, che richiederà di lavorare, nei prossimi mesi, sulla misurazione e sulla formalizzazione di tutti i processi aziendali, per misurare l’impatto delle azioni sull’ambiente e sulle persone.


Il Direttore Sacchi continua: “non è stato facile raggiungere questo traguardo, perché ha richiesto solide competenze per poter raccontare in modo formale tutto ciò che abbiamo costruito in questi anni per creare un ambiente lavorativo inclusivo e paritario. Abbiamo deciso di affrontare il percorso in autonomia, senza consulenti esterni, il che ha reso la soddisfazione ancora più grande. Siamo stati obbligati a confrontarci con una normativa recente, e facendo questo è stato più chiaro ed evidente anche a noi tutto quello che avevamo già fatto”.

Formazione sui temi legati all’inclusività e alla parità, gestione della genitorialità e della conciliazione tra vita privata e lavoro, parità di retribuzioni: questi sono gli elementi che hanno permesso l’ottenimento della certificazione e che saranno centrali nel futuro delle imprese.


Roberto Morello, Presidente di Confcooperative Fedagripesca Piemonte, ha commentato con entusiasmo: “si tratta di un bellissimo traguardo, che ci rende orgogliosi e che mostra il valore concreto e tangibile del mondo cooperativo. Cooperare significa che nessuno viene lasciato indietro e che anzi si lavora con impegno e costanza affinché si raggiunga la parità. Joinfruit, con questo risultato, mostra che questa sfida è davvero possibile, per il comparto agricolo e per la cooperazione tutta”.

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