Quale futuro per la cooperazione? Questo il tema all’ordine del giorno del Consiglio Regionale di Confcooperative Piemonte che si è tenuto questa mattina presso la Casa della Cooperazione a Torino. Un appuntamento importante per riflettere insieme sulle prospettive del movimento cooperativo e sulle nuove coordinate che guideranno i prossimi anni.
Ampio spazio riservato ai numeri presentati da Pierpaolo Prandi di Fondosviluppo, che ha messo in luce le prossime sfide per il mondo della cooperazione: dalla nascita di nuove imprese alla digitalizzazione, dal ricorso all’intelligenza artificiale alla presenza dei giovani nel mondo della cooperazione. I dati illustrati hanno offerto numerosi spunti di riflessione, raccolti da cooperatori e cooperatrici presenti che hanno animato il dibattito.
Tino Cornaglia, Presidente di Confcooperative Piemonte, ha sottolineato: “I numeri ci mostrano come l’imprenditoria italiana stia affrontando un momento fondamentale di cambiamento, e la cooperazione non è esente: in particolare pesa il mismatch tra domanda e offerta del lavoro e l’incapacità di attrarre nuovi giovani. Come Confcooperative Piemonte ci siamo interrogati sugli interventi più adeguati per supportare le nostre imprese e nei prossimi anni ci attende un duro lavoro per riuscire a cambiare questo trend. Lavoro e comunità, come ribadito nel corso della stagione assembleare, devono essere le chiavi di volta su cui costruire il futuro. L’orizzonte del movimento cooperativo in Piemonte sarà ricco di nuove sfide e Confcooperative Piemonte è pronta per affrontarle.”
“Questi primi mesi del 2024 ci restituiscono un altro elemento preoccupante: si sente troppo spesso parlare di cooperative in termini errati o superficiali, tanto sui media tradizionali quanto su quelli online. – ha continuato il Presidente Cornaglia, - La sfida che ci attende oggi, allora, è sempre di più quella di rompere questa narrazione, in cui la cooperazione appare come il capro espiatorio di diverse situazioni, dal settore agricolo a quello sociale. Come sappiamo, la realtà è molto diversa: le imprese aderenti a Confcooperative Piemonte continuano a essere un punto di riferimento per il territorio, per le comunità locali e per molti lavoratori e imprenditori. Serve allora lavorare sodo per ribadire chi siamo e quali sono i valori che guidano Confcooperative, attraverso una presenza ancora più forte sul territorio accanto alle nostre imprese.”