Riportiamo integralmente la replica di Confcooperative Fedagripesca Piemonte alle parole di Ascheri, ex Presidente del Consorzio Barolo Barbaresco Langhe Alba e Dogliani.
“Siamo rimasti stupiti di fronte alle parole insensate del signor Ascheri contro le cooperative del mondo del vino - ha dichiarato Roberto Morello, presidente di Confcooperative FedagriPesca Piemonte -. Oggi in Piemonte la cooperazione agricola di Confcooperative è sinonimo di 2000 occupati, 200 imprese e un fatturato complessivo di oltre 1 miliardo e 100 mila euro. Rappresentiamo il 41,6% del totale delle aziende agricole piemontesi, in tutti i comparti. Aziende sane, importanti, di lunga storia e tradizione, legate al proprio territorio, alle proprie comunità. Aziende cooperative che producono prodotti di eccellenza, in tutti i comparti. La cooperazione agricola è da sempre sinonimo di attenzione ai propri soci. Grazie alla cooperazione è possibile portare avanti coltivazioni e produzioni che singolarmente non sarebbe possibile realizzare. Pensiamo alla condivisione di mezzi, di competenze, di produzioni. La cooperazione è proprio il modello che permette a tutti i soci di essere parte integrante di un progetto imprenditoriale che singolarmente non sarebbe possibile portare avanti. Nel settore vitivinicolo rappresentiamo il 33% della produzione piemontese. E anche qui i soci sono al centro del lavoro delle cooperative: giusto pagamento ai soci, qualità del prodotto, presenza sui mercati internazionali, attenzione all’innovazione, tutela dei territori di produzione. Potrei continuare a lungo con i tanti obiettivi che la cooperazione permette di raggiungere, da anni, da centinaia di anni, in diverse storie di imprese cooperative. Per tutte queste ragioni credo sia evidente che il signor Ascheri abbia rilasciato le proprie dichiarazioni in una giornata non felice e di scarsa lucidità. Scarsa lucidità forse legata alla sua non rielezione nel Consiglio di Amministrazione del Consorzio Barolo e Barbaresco, che ha presieduto negli ultimi anni. Nel nuovo CdA di questo prestigioso Consorzio le cooperative sono rappresentate da solamente 3 consiglieri su oltre 20 consiglieri che compongono il consiglio, pertanto parlare della compagine della cooperazione in termini di “poteri forti” è assolutamente inappropriato e soprattutto inverosimile, su un territorio da sempre molto parcellizzato, quale quello della Langa e rappresentato per la maggioranza da piccole e medie prestigiose aziende spesso a conduzione famigliare da generazioni; attendiamo dunque fiduciosi un doveroso ripensamento e le relative smentite da parte del Sig. Ascheri sulle affermazioni false e infondate che ha rivolto alla cooperazione e in particolare ad una eccellenza come Terre del Barolo”.