Martedì 28 febbraio dalle 9.30 alle 13.00 presso il Circolo dei Lettori di Torino si terrà l’appuntamento di chiusura del Piano Integrato Tematico di Prossimità Solidale “Prosol” finanziato dall’Unione Europea e coordinato dalla Regione Piemonte.
L’incontro, incentrato sul tema del benessere nella costruzione di una strategia di welfare di prossimità nelle aree montane, è organizzato dalla Regione Piemonte, ASL Cuneo 1, Métropole Nice Cote d’Azur e Provence Alpes Agglomération, in collaborazione con Alcotra (Alpi Latine Cooperazione Transfrontaliera), programma di cooperazione europea tra Francia e Italia).
Pitem ProSol ha previsto progetti per lo sviluppo di comunità aperte e solidali e per garantire un’assistenza socio-sanitaria in particolare nelle aree transfrontaliere e montane. L’obiettivo è stato quello di promuovere l’integrazione sociale ponendo attenzione soprattutto alle persone più fragili e a rischio di emarginazione, evitando il più possibile lo spopolamento.
I quattro progetti di ProSol hanno messo al centro delle proprie azioni progettualità dedicate ad anziani, donne e giovani, ma anche alla comunità nella sua totalità. Proprio su questo aspetto si è concentrata l’azione di Confcooperative Piemonte, capofila dell’ATS “Reti di Welfare di Prossimità” che all’interno del progetto We-Pro (welfare di prossimità) ha sviluppato nuove forme di collaborazione tra pubblico e privato non profit, sperimentando due percorsi integrati: uno attraverso la progettazione di un Hub di servizi territoriali e domiciliari socio assistenziali per persone fragili, partendo da strutture residenziali per anziani; l’altro attraverso il coinvolgimento del mondo dell’associazionismo, della cooperazione e degli enti locali, in percorsi educativi per bambini e ragazzi delle vallate.
Significativa la rete che Confcooperative Piemonte è riuscita ad attivare nel progetto We-Pro, a partire da diverse cooperative sociali fino al coinvolgimento delle Unioni Territoriali di Confcooperative Cuneo e Confcooperative Piemonte Nord e delle società di sistema, Irecoop Piemonte e Nodo.
All’incontro di martedì 28 febbraio interverrà a presentare le prospettive di sviluppo di quanto emerso dalle sperimentazioni Maurizio Serpentino, Vice Presidente di Confcooperative Piemonte Federsolidarietà, che ha commentato così l’esperienza: “Il progetto Pitem Prosol ci ha permesso di dare visibilità e voce a un percorso intrapreso da tempo. Il raccordo tra residenzialità e domiciliarità è un tema che il mondo della cooperazione sta seguendo da vicino e su cui tutti noi lavoriamo costantemente. Occorre creare una collettività in cui tutti si prendano cura delle persone fragili che vivono in quel territorio: per dirsi parte della comunità non è sufficiente abitare in un certo paese, ma occorre farsi carico delle esigenze di ogni persona che vive in quel luogo, in una prospettiva di cooperazione. Questo è per noi il welfare di una comunità solidale: prossimità significa per noi farsi vicini ai bisogni delle persone, a partire da quelle maggiormente in difficoltà e sempre più prive di risposte sociali, socio- sanitarie e sanitarie”.
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