Nella giornata di mercoledì 14 aprile si è tenuto, in modalità web, il Consiglio Regionale di Confcooperative Piemonte. Primo appuntamento del 2021, il Consiglio è stato un’importante occasione di confronto sullo stato attuale del percorso intrapreso dalla new diligence dell’organizzazione. In questi mesi sono state gettate basi fondamentali per far fronte ai nuovi bisogni del territorio e rispondere alle criticità e alle sfide poste in essere dalla crisi sanitaria.
L’incontro, svoltosi interamente da remoto, ha permesso di toccare alcuni dei temi fondamentali per Confcooperative Piemonte, attraverso un confronto attivo da parte dei consiglieri sulle azioni da intraprendere a sostegno del territorio e delle comunità piemontesi. Proposte concrete e interventi dai territori e dalle federazioni, con uno spazio importante riservato alla riflessione sui prossimi passi necessari ad entrare nel vivo del supporto al piano vaccinale.
Linee guida per il presente, dunque, con uno sguardo fisso al futuro, come emerso anche dalle parole del Presidente di Confcooperative Piemonte, Tino Cornaglia: “Ci troviamo ancora oggi a far fronte a uno stato emergenziale costante, ma stiamo dando dimostrazione dell’importante contributo che Confcooperative e tutte le aderenti possono dare al territorio e alla comunità. Il dialogo con le istituzioni locali è continuo e proficuo. Dobbiamo continuare a lavorare insieme per il presente e per il futuro delle nostre imprese cooperative, perché rappresentano il punto di partenza di ogni nostra azione. Servono idee, serve innovazione e serve consapevolezza del ruolo che siamo chiamati a ricoprire in Piemonte”.
Nel corso della mattinata, un prezioso contributo è stato dato dall’intervento in apertura di Don Mario Diana, incaricato Cei presso Confcooperative: “E’ un piacere prendere parte a un appuntamento tanto importante sul territorio piemontese. Sono due, oggi, le grandi sfide lanciate dalla Chiesa e a cui Confcooperative è chiamata a rispondere: la riscoperta del grande valore della fraternità e l’approdo a un approccio ecologico integrale. Le chiamiamo sfide, ma si tratta indubbiamente di un’occasione da cogliere con fede e convinzione. Con l’avvio della nuova Settimana Sociale, che si terrà a Taranto, si concretizza l’intenzione di mettere al primo posto i temi dell’ambiente, del lavoro e del futuro. Una riflessione da cogliere, quella della Chiesa Cattolica Italiana, che si ricollega fortemente alla richiesta politica ed economica avanzata dal nuovo Recovery Plan. Serve trovare quindi una sintesi tra queste prospettive. Perché siamo convinti che tutto sia connesso e che l’obiettivo sia unico: avanzare verso una conversione economica che ponga al centro la persona e l’ambiente”.