Grande partecipazione giovedì 19 dicembre al convegno promosso dalla Regione Piemonte finalizzato all’approfondimento di uno dei servizi più delicati del sistema per l’infanzia, quello delle sezioni primavera. L’evento in cui è stata presentata la ricerca su questo tema realizzata dell’IRES Piemonte, è stato l’occasione per un confronto a tutto campo con i diversi attori del sistema pubblico e del privato impegnati in questo settore.
“L’istituzione delle sezioni primavera – ha evidenziato Margherita Francese, consigliera delegata di Confcooperative Federsolidarietà Piemonte - ha permesso di sperimentare e avvicinare il pensiero pedagogico e le attività svolte nei servizi dalla nascita ai 3 anni di età a quelli tra i 3 e i 6 anni. Questo percorso si rileva prezioso e i dati raccolti, un buon punto di partenza per costruire un più ampio Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni, come prevede il Decreto legislativo 65 del 2017. Da cooperatori impegnati affianco alle persone e alle comunità – ha continuato Francese, - riteniamo importante far sì che ogni esperienza, ogni policy, sia presa in considerazione nella sua complessità, e valutata per ciò che può dare come valore aggiunto nella sua complessità: in questo caso per noi le sezioni primavera sono effettivamente un’occasione e trampolino di lancio verso una reale costruzione di un sistema che riconosca pari dignità e diritti a ogni bambina e bambino innanzitutto .E questa iniziativa promossa dalla Regione Piemonte ci dà l’occasione per avviare, un percorso condiviso tra tutti gli attori pubblici e privati, dove la cooperazione, l’impresa sociale, è un privato organizzato , una cittadinanza che si fa attiva in un’ottica di sussidiarietà per gestire affianco alla pubblica amministrazione un bene comune così delicato.
"Con questo spirito - conclude Francese - pensiamo sia questo il tempo giusto per superare progettualità e servizi dedicati alla prima infanzia, e più in generale all’infanzia e alle famiglie, distinti fra loro. Sono necessarie nuove politiche educative basate su due elementi fondamentali per una crescita complessiva dei bambini, la continuità pedagogica e il coinvolgimento più strutturato delle famiglie. Ci auspichiamo che questo convegno sia l’occasione per aprire un confronto strutturato in questa direzione tra la Regione Piemonte e la rete di attori impegnati in questo ambito, dove noi fin da ora diamo la nostra disponibilità a partecipare attivamente”.