Risale ormai allo scorso anno il percorso formativo, organizzato da un gruppo di cooperative cuneesi associate a Confcooperative con il supporto dell’agenzia formativa I.RE.Coop, dedicato al tema dell’agricoltura sociale. Di qui l’interesse a promuovere in Piemonte la nascita del Forum Agricoltura Sociale, aperto a tutte le realtà che a vario titolo, a partire dalle cooperative agricole e sociali, si occupano o vorrebbero occuparsi di agricoltura sociale. Importante dunque l’incontro organizzato martedì 30 aprile dalle 10 alle 12, presso l’Hostello Sacco in Via Cavour a Fossano, insieme al Forum Nazionale di Agricoltura Sociale.
“Un passo importante – dichiara Luca Facta, Segretario di Confcooperative Federsolidarietà Piemonte -, anzi un ulteriore passo di crescita e avvicinamento alla creazione di uno spazio di confronto e coordinamento tra le realtà che in Piemonte si occupano del tema”. Le nostre due federazioni, Fedagripesca e Federsolidarietà, a cui aderiscono rispettivamente le cooperative agricole e sociali – continua Davide Viglino, Segretario di Confcooperative Fedagripesca Piemonte - da diverso tempo si occupano di questo tema e condividono l’importanza di far nascere anche qui in Piemonte un simile ambito che sappia dialogare con i diversi mondi, come quello cooperativo che rappresentiamo con le 1000 realtà associate”.
Durante l’incontro interverranno Giuliano Ciano, Portavoce Nazionale del Forum di Agricoltura Sociale, e Tommaso Simmionato, membro del Direttivo, per raccontare gli ultimi sviluppi e novità sul Forum e confrontarsi con le realtà piemontesi interessate al tema.
"L’incontro nasce dall’esigenza di provare a avviare anche qui in Piemonte un coordinamento a livello regionale”, spiega Maurizio Bergia, Presidente della Cooperativa agricola sociale I Tesori della Terra e Consigliere di Confcooperative Federsolidarietà Piemonte, “anni fa è nato a livello nazionale un forum di agricoltura sociale che oggi racchiude oltre 370 organizzazioni, ma il Piemonte manca ancora all’appello: il senso dell’incontro è dunque quello di stimolare una partecipazione regionale e la nascita di un coordinamento, anche alla luce delle numerose realtà, cooperative e non, che sono attive sul tema. Sviluppando un percorso comune, e mettendo insieme le forze, potremo fare ancora di più”.