Trent'anni nell’ampio mondo della cooperazione sociale: questo l’importante compleanno che la Cooperativa Sociale PRO.GE.S.T. di Torino si appresta a celebrare venerdì 9 Novembre negli spazi della GAM di Torino, a partire dalle 9.30, insieme a tanti ospiti e voci della cooperazione sociale ma non solo. Il seminario, dopo i saluti di Domenico Paschetta, Gianni Gallo e Enrico Pesce per Confcooperative Piemonte, vedrà tra gli ospiti principali Andrea Gavosto - Fondazione Agnelli, Giorgio Barba Navaretti - Professore ordinario Università degli Studi di Milano e Vice Presidente Collegio Carlo Alberto, Mario Calderini - Professore ordinario al Politecnico di Milano, Presidente del Comitato di imprenditorialità sociale della Camera di Commercio di Torino e Stefano Granata - Presidente Nazionale Confcooperative Solidarietà. Un momento per riflettere sui primi 30 anni di attività, a 40 anni dall’abolizione della Legge Basaglia, e per mettere le basi per il futuro, in questo momento di profonda trasformazione del welfare sociale.
Alberto Chiesa, Presidente della Cooperativa, spiega: “Il senso che vogliamo dare a questi 30 anni è da un lato la celebrazione del lavoro svolto, la nostra cooperativa nasce infatti per il superamento dello stigma dell’istituzione psichiatrica a 10 anni dall’abolizione della legge Basaglia, ma anche la speranza verso il futuro. Dopo 30 anni di lavoro e di crescita abbiamo oggi circa 500 lavoratori, e interveniamo nel settore della psichiatria, della disabilità con comunità per disabili, nel settore anziani con la gestione di diverse residenze e non ultima l’accoglienza migranti, ambito che gestiamo nella massima trasparenza e collaborazione con le istituzioni pubbliche. Lo sguardo che vogliamo dare ai nostri lavoratori e al mondo della cooperazione sociale è di prospettiva: il convegno vuole mettere l’accento sulla riforma del terzo settore e sulla ricerca di nuove vie in un momento di profonda trasformazione del welfare sociale, e cercheremo di farlo con gli interlocutori invitati al convegno attraverso un dibattito culturale più ampio.”
Per maggiori informazioni, si allega la locandina con il programma completo